Il metodo educativo
Obiettivi delle attività educative
Tenuto conto del contesto socio-culturale di provenienza degli alunni convittori, l’offerta formativa del convitto si struttura ed articola intorno a finalità educative che costituiranno il punto di riferimento vincolante nella selezione delle metodologie e degli obiettivi:
- superare il disagio dei giovani ospiti attraverso una comunicazione che rispetta campi individuali e la libertà personale del singolo che vive in comunità (lo slogan degli educatori è “Empatia e non Simpatia”);
- guidare gli allievi durante lo studio al fine di garantire anche lo sviluppo dell’eccellenza;
- creare un clima di serenità e partecipazione;
- contribuire allo sviluppo integrale della persona attraverso attività ricreative e culturali.
Il ruolo di una istituzione come la nostra non è solo quello di fare assimilare contenuti disciplinari ma di orientare l’allievo, nel senso più ampio del termine, allo studio, al lavoro e alla vita in stretta relazione con le varie realtà territoriali.
Il metodo educativo
L’educatore utilizza una serie di strategie che facilitano:
- il contatto comunicativo;
- la sintonia con l’interlocutore durante la comunicazione;
- il senso del dovere assunto dal convittore;
- il riconoscere e contenere le comunicazioni aggressive;
- l’autovalutazione nel giovane.
- l’operatività viene intesa come superamento della “pigrizia giovanile”, che coinvolge, sollecita e stimola il convittore facendolo passare dal saper e saper essere al saper “dire e saper fare”.
Attività integrative
Sportive e ricreative: la disponibilità di un campetto di calcio consente un modesto esercizio sportivo ed un utile occasione ricreativa di socializzazione di sana competizione.
Il Convitto dispone inoltre di un tavolo da ping-pong e di un calcetto balilla che offrono l’occasione di fare movimento ed attività sportive in ambienti chiusi.
Altre utili occasioni ricreative sono i giochi di gruppo come dama e scacchi e all’aperto il campo da bocce.
Tutti gli alunni saranno coinvolti in attività propedeutiche e formative in veri e propri tornei individuali ed a squadra.
Visite guidate alla città e al territorio: si è ritenuto opportuno promuovere nel corso dell’anno visite guidate nel centro abitato di Caltanissetta ed, in particolare, nel suo centro storico, per consentire ai convittori di conoscere la città che li ospita.
Gite d’istruzione: si prevede di organizzare un gemellaggio con altre realtà convittuali dislocate nel territorio nazionale , finalizzate all’acquisizione di conoscenze, di informazioni e comportamenti responsabili dei convittori.
La verifica
Il Collegio degli Educatori struttura le attività del convitto secondo le finalità formative generali.
L’Educatore Coordinatore si occupa del monitoraggio delle varie attività allo scopo di rimodulare, se necessario, i progetti nel rispetto delle aspettative e delle richieste dei convittori.
Al termine dell’anno scolastico, in perfetta simbiosi con gli altri Educatori, analizza le attività svolte e redige una relazione sugli esiti educativi delle azione compiute nell’arco dell’intero anno scolastico, valutandone gli obiettivi raggiunti, e, nel caso se ne ravvisi la necessità, predisporre eventuali aggiustamenti da porre in essere nel successivo anno scolastico.
Strumenti di verifica
La verifica dei progetti proposti si realizza rispetto al percorso metodologico programmato dagli Educatori ed alla risposta dei convittori partecipanti.
La valutazione della progettazione non è giudiziale ma educativa ed analizza prodotto e percorso educativo utilizzati per raggiungere gli obiettivi.
Considerata la necessità di rimodulare continuamente la rispondenza dei convittori rispetto alle proposte educative, sarà privilegiata la verifica in itinere durante l’intero arco dell’anno scolastico.
Al termine dell’anno scolastico, vengono valutate attentamente congruenze e discrepanze delle azioni esperite durante le attività educative. A tal fine, occorrerà prendere atto delle valutazioni, più o meno manifeste, dei convittori.